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[News] Manovra, aumenta la tassazione sulle Newslot e cala la quota delle vincite - Versione stampabile

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RE: Manovra, aumenta la tassazione sulle Newslot e cala la quota delle vincite - beeptac - 11-12-2015 21:34

(11-12-2015 20:32)Superman Ha scritto:
 
Questo é l'inizio della fine. Saranno costretti a cambiare tutto il parco macchine. Chi può farlo, gli altri chiuderanno.

Avranno considerato questo fatto?
forse c'è una scadenza entro la quale adeguarsi..


RE: Manovra, aumenta la tassazione sulle Newslot e cala la quota delle vincite - MoneyWaster - 12-12-2015 13:38

Beh ma magari potranno coesistere con le 74 e 75... Anche quando hanno messo le 74 la dicitura era "payout NON INFERIORE al 74%"...

Sta di fatto che chi potrà si adeguerà credo, son sempre bei soldoni facili in più a fine mese. Ma quando si fanno queste porcherie bisogna anche pensare a un possibile calo della domanda, che peraltro è già in corso da anni...


RE: Manovra, aumenta la tassazione sulle Newslot e cala la quota delle vincite - poppoenjoy - 17-12-2015 11:16

credo possano coesistere..
il gestore che conosco mi ha riferito che vuole vendere tutto e che non cambiera per ora payout e quant'altro(meno male se no la littel la salutavo).. secondo me con la crisi di adesso in pochi cambieranno parco macchine , anche perche devi valutare che strada prendere (70% out e sostituzione macchine o pagamento preu aumentato??)..

vedremo l'evolversi, è chiaro che siamo alla fine dei giochi..


RE: Manovra, aumenta la tassazione sulle Newslot e cala la quota delle vincite - Superman - 17-12-2015 11:24

è normlae che le puoi tenere, tanto appena approvata la legge lo stato inizia il prelievo calcolando il 70% di OUT su tutte le macchine.

per quelle al 74 e 75% è il gestore che ci rimette.

é diverso dall'altro aumento perchè un 1% te lo puoi accollare ma un 4 e in alcuni casi 5% è davvero troppo soprattutto di questi tempi.


RE: Manovra, aumenta la tassazione sulle Newslot e cala la quota delle vincite - beeptac - 17-12-2015 12:21

se non erro il preu è calcolato sul totin.. quindi il 2,5% in più.. dal 15 al 17,5..
l'abbassamento del payout è voluto per dare maggior respiro al gestore, ma non è obbligatorio sostituire le slot..

su un ciclo da 28k al 74% in pratica gli resta l'8,5% da dividere con l'esercente lordo..
certo che dal'8,5 al 12,5 ci rimetterebbero 1120 euro di mancato ricavo sul ciclo.. non penso che aggiornarle costi così tanto anche tenendo presente che i vari produttori verranno incontro ai gestori se vogliono mandare avanti la baracca...

tra l'altro, mi pare, che abbiano abrogato la supertassa ai concessionari di 500mln annui...


RE: Manovra, aumenta la tassazione sulle Newslot e cala la quota delle vincite - SPIKE - 17-12-2015 23:43

tenerle al 75% per molti significherà andarci a perdere... chiuderanno e verranno assorbiti dai vari Romagna giochi, BetESlot ecc...


RE: Manovra, aumenta la tassazione sulle Newslot e cala la quota delle vincite - ricky111 - 18-12-2015 00:03

secondo me molte slot al 74 son riprogrammabili al 70.


RE: Manovra, aumenta la tassazione sulle Newslot e cala la quota delle vincite - poppoenjoy - 18-12-2015 10:21

oggi per sicurezza faccio visita alla duck...e credo che raddopiiero le visite da qui alla chiusura dei giochi..212121


RE: Manovra, aumenta la tassazione sulle Newslot e cala la quota delle vincite - GallinaQuattLo - 20-12-2015 09:08

(Jamma) – “Le misure contenute nella relazione tecnica all’emendamento riguardante i giochi nella Legge di Stabilità prevedono l’aumento del Preu di circa 4,5 punti in più che, uniti allo 0,8% che spetta all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e al costo di rete, porterà ad una tassazione per le aziende che va oltre il 19%, improponibile ed inaccettabile senza un periodo transitorio adeguato per la sostituzione degli apparecchi, necessario per la sostenibilità della filiera. Evidentemente la legge di stabilità dello scorso anno non ha fatto riflettere la classe politica che ha riproposto una normativa i cui soli effetti saranno disastrosi per il settore. Errare è umano ma perseverare è diabolico”.

Commenta così Raffaele Curcio, presidente dell’Associazione Nazionale Sapar, l’emendamento del Governo alla legge di Stabilità, che prevede un aumento del solo prelievo erariale sulle slot dal 13% al 17,5%, mentre il ritorno in vincite scenderà dal 74% al 70%. A questo andrà aggiunto poi l’investimento per la sostituzione dell’intero parco macchine.

“In ogni caso la filiera sarà costretta ad impugnare nuovamente la legge per evitare l’inevitabile chiusura delle aziende. – prosegue Curcio – A questo punto, se prima avevamo dei dubbi, ora è evidente che ci sia la volontà, attraverso un disegno strumentale ormai chiaro a tutti, di azzerare la filiera degli apparecchi. L’unica domanda che ci dobbiamo porre, e che si devono porre soprattutto coloro che sono al di fuori di questo disegno, è molto semplice: a favore di chi? Non certo dei cosiddetti ludopatici, né dei minori che troveranno libero sfogo nelle altre offerte lecite ed illecite.

È chiaro, ormai, che il vantaggio è ad uso esclusivo di alcuni grandi operatori, perché se questi provvedimenti hanno lo scopo di curare veramente i ludopatici, è ridicolo dare solamente 50 milioni per la cura del Gap, visto che i numeri che girano in Parlamento sulle persone affette da patologie sul gioco d’azzardo raggiungono cifre altissime; tra l’altro questi dati non sono supportati da uno studio epidemiologico che possa fotografare in maniera reale il fenomeno in questione. Si sta distruggendo un settore economico per devolvere solo una minima parte degli introiti alla cura dei consumatori, i quali non giocano solo alle slot ma anche a tutti gli altri giochi. È chiaro quindi che quello della ludopatia è solo un paravento per concentrare il gioco in mano a pochi grandi operatori, a scapito di migliaia di aziende e centinaia di migliaia di lavoratori”.

Il presidente Sapar conferma quindi che “se le norme della stabilità non cambieranno, a gennaio impugneremo anche questa legge. Difenderemo fino allo stremo le aziende di settore ed i livelli occupazionali contro una norma scellerata che ha lo scopo di cancellare solo le aziende di gestione. Ci batteremo fino alla fine per difendere il nostro diritto di fare libera impresa”.


RE: Manovra, aumenta la tassazione sulle Newslot e cala la quota delle vincite - MoneyWaster - 20-12-2015 15:39

Anche questo altro articolo è notevole, soprattutto (se sincere) le parti in grassetto... Che ci riguardano un po' più da vicino...

Non so che diamine ci sia dietro questa legge, ma è evidente che oltre a non capire la matematica questi signori mancano proprio di senso comune.
Se una macchina paga di più in %, il volume di gioco INEVITABILMENTE si alzerà...
Meglio 2 cicli all'80% in 1 mese o 1 ciclo al 70 in 3 mesi? (E' un esempio irrealistico, credo, con cifre a caso. ma per rendere l'idea dell'ottimizzazione del profitto)
Questi conti non li sanno fare i mongolini dei nostri "politici"...

Ecco l'articolo cmq:
(Jamma) – “Siamo sotto scacco” – commenta l’associazione AGCAI. “Nessuno dovrebbe più avere dubbi su quello che Governo e concessionari si apprestano a fare con quanto previsto dalla Legge di Stabilità”. “Un attentato – prosegue il comunicato AGCAI – alle nostre aziende, al nostro lavoro e alle nostre famiglie. Dovrebbe essere chiaro che, ora più che mai, solo l’unione delle forze di tutti i 5000 gestori e produttori consentirebbe di difenderci da questa grande minaccia. Fortunatamente, abbiamo una speranza perché siamo nel giusto. Siamo onesti imprenditori e lavoratori, autorizzati, controllati e felici di svolgere il proprio lavoro facendosi garanti della massima legalità ed adempiendo puntualmente e ripetutamente a qualsiasi impegno che ci sia stato richiesto per meglio tutelare gli interessi coinvolti in questa attività. La Legge di Stabilità lede ingiustificatamente, spregiudicatamente e sproporzionatamente i nostri diritti fondamentali, non sussistendo, nei fatti, una reale esigenza che impedisca di tutelare l’ordine pubblico, la salute o la sicurezza tenendo al contempo in dovuta considerazione i diritti quesiti da gestori e produttori nel corso di anni di impegno e lavoro.
D’altronde è facile capire come i nostri interessi (e peggio ancora gli interessi dei giocatori) non siano stati nemmeno minimamente considerati durante la stesura di questa legge e nel relativo bilanciamento dei tanti interessi coinvolti, legge che risulta pertanto ampiamente contradditoria e lesiva dei principi fondamentali sanciti dalla Costituzione e dal diritto dell’Unione Europea.

Sembra incredibile ma siamo costretti a batterci in ogni sede e con qualsiasi strumento per difendere le nostre vite. Agiremo giudizialmente e politicamente e manifesteremo in ogni sede i pregiudizi arrecateci, anche ricorrendo all’Autorità Antitrust. Ne approfittiamo per raccogliere con entusiasmo l’invito fatto dall’associazione AGGE in merito ad un coordinamento di azioni incisive e condivise a tutela dell’intera categoria. E’ arrivato il momento di vedere la realtà per quella che è:

-Non si può chiedere al gestore di sostituire l’intero parco macchine dal 74% al 70% dal 01 Gennaio 2016 senza prevedere un periodo transitorio adeguato, come dire che il gestore dovrebbe sostituire in un giorno tutte le macchine, allo scopo di evitare di perdere parte del proprio compenso da un giorno all’altro.

-Non si può chiedere al gestore di investire in apparecchi destinati ad essere sostituiti a breve con altri apparecchi da remoto, peraltro in un mercato non governato da uguaglianza e leale concorrenza, in un mercato dove le slot restituirebbero solo il 70 % al giocatori mentre le VLT l’85 %, dove giochereste voi?

-Non si può a priori ritenere che gli apparecchi da remoto di tipo VLT garantiscano un maggiore grado di inviolabilità rispetto alle attuali AWP, o ad altre possibili tecniche; come già evidenziato anche dalla Corte di Cassazione che ha evidenziato come in merito al sistema di gioco delle VLT ci sia ancora molto da chiarire negando, a priori, che esso sia in assoluto ‘inviolabile’ e quindi di per sé sicuro.

-Non si può non considerare come lo stesso Stato abbia adottato una politica espansiva e di libera concorrenza per poterne ricavare il più alto gettito fiscale possibile, permettendo di installare slot ovunque ed aumentando la vincita massima da 50 € a 100 € rendendo, quindi, gli apparecchi maggiormente diffusi e maggiormente pericolosi. Noi, proprietari degli apparecchi, abbiamo solo garantito la legalità installando gli apparecchi “statali” in luoghi dove lo stato lo permette, e lo abbiamo fatto anche quando saremmo stati ben propensi a ridurre il numero degli apparecchi o a sviluppare giochi meno aggressivi, da intrattenimento, appunto, e non d’azzardo.

-Non si può non considerare che la stesse esigenze fiscali dovute al terremoto d’Abruzzo (e non certo una inesistente maggior sicurezza del sistema da remoto) hanno portato lo Stato ad autorizzare la nascita dei mini-Casinò con Vlt, dove i giocatori risultano maggiormente vulnerabili vivendo in un ambiente completamente dedicato al gioco e lontano da sguardi estranei all’ambiente.

-Non si può non considerare che le VLT rappresentano giochi d’azzardo e non certamente d’intrattenimento: anziché essere un apparecchio meno aggressivo delle Slot, sono molto peggio! Le VLT permettono puntate e vincite elevatissime, con tanto di jackpot di sala e nazionali proprio come nei casinò; permettono, peraltro, l’introduzione di banconote e non solo di monete metalliche di piccolo taglio.

-Non si può non considerare la ricaduta occupazionale, essendo le VLT, e le future mini-VLT, prodotte quasi esclusivamente all’estero da grossi gruppi legati ai concessionari.

-Non si può non denunciare che tale legge, lontana dall’essere una seria disposizione che si inserisce in un quadro mirante ad un riordino o ad un Testo unico del gioco, è piuttosto dettata da esigenze contingenti di gettito fiscale e dalle spinte derivanti dai rapporti con i (e dai finanziamenti ai partiti da parte dei) grandi gruppi concessionari, come dimostra il frettoloso e poco trasparente iter adottato per l’approvazione di questo “emendamento”.

Siamo pronti a protestare in tutti i modi ed invitiamo tutti i soggetti coinvolti a farlo con l’aiuto di tutte le associazioni di categoria che lottano per il riconoscimento dei diritti dei gestori e dei produttori di AWP”.