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Governo: per i gestori a rischio 7 miliardi di euro - Superman - 23-06-2015 09:07

Quanto costa la riforma del fisco ai gestori e concessionari delle slot machine?
7 miliardi di euro. A tanto ammonta la cifra persa dal settore giochi e scommesse.

Il danno economico della riforma del Fisco ad opera del Governo sul gioco d’azzardo è solo potenziale al momento ma nell’arco di pochi mesi potrebbe diventare reale. Consideriamo l’importanza economica delle scommesse visto che si può ipotizzare un giro d’affari almeno 10 volte superiore.

Domani, martedì 23 giugno, il Governo discuterà la legge delega, mentre i decreti attuativi sono previsti per settembre 2015.

Solo da settembre dunque si inizieranno a raccogliere i dati certi sulle effettive perdite dei gestori ad oggi riuniti in associazioni quali Acadi (Associazione Concessionari Apparecchi Di Intrattenimento). Recentemente Acadi è uscita da SGI Sistema Gioco Italia ma è rimasta comunque nell’ambito di Confindustria.

Gestori di slot machine e videolottery: cosa rischiano?
Le polemiche dei gestori si concentrano attorno al discorso dei controlli. Se questi saranno affidati agli enti locali come Regioni, Province e Comuni, i gestori perderanno gran parte della loro libertà decisionale e potrebbero rischiare sanzioni e chiusure di esercizi commerciali. Altri commenti politici da parte del PD hanno riguardato la necessità di informare il pubblico e di creare regolamenti ad hoc sulla pubblicità dei giochi.

I concessionari slot chiedono tasse con criteri più giusti
Già a febbraio, in seguito all’aumento della tassa salita all’8%,, Confindustria tuonava sul ritorno alle bische clandestine in vista della riforma.

In particolare, il compartimento SGI di Confindustria ha sottolineato il ruolo dei gestori attuali: se non ci fossero loro ci sarebbe un ritorno alle bische.
Il 30 aprile, il Presidente di Acadi Marini ha chiesto di adeguare le tasse alla redditività degli apparecchi di gioco elettronici che danno guadagni molto differenti ai gestori. Vuole un criterio proporzionale anziché lineare così come è proposto dalla legge.

I dispositivi di gioco più diffusi
Le new slot, garantite da Lottomatica e presenti nel numero di 360mila in 100mila esercizi nel febbraio del 2015, hanno reso il 70% dei ricavi totali nel 2014.

Per Acadi, questo dato deve essere tenuto in conto nel sistema delle tassazioni poiché invece le videolottery nello stesso periodo erano solo 50mila e diffuse in 5000 sale ed hanno fruttato il 30% dei guadagni nel 2014.

Con le videolotterie si possono vincere fino a 5000 euro, una somma che, pur considerevole per il singolo giocatore, impallidisce nei confronti dei sette miliardi a rischio sopra citati.