12-05-2020, 11:15
L’INAIL, recependo le indicazioni dell’Istituto Superiori di Sanità, avrebbe predisposto le linee guida per la messa in sicurezza di lavoratori e clienti dei luoghi di ristorazione e somministrazione bevande per la Fase 2.
Oltre alle norme di igiene che dovranno essere sempre raccomandate e rispettate, si parla, secondo indiscrezioni, di un limite di capienza determinato per l’osservanza del distanziamento fra i tavoli e le persone.
Non più di 1 persona ogni 4 metri quadri
Per la riapertura prevista per il 18 maggio la regola principale sarà quella dei 4 metri quadri per ogni cliente con un distanziamento minimo fra una persona e l’altra tale da non favorire la trasmissione di aerosol in assenza di mascherine. Pertanto, per sapere quante persone possono accedere all’interno di un bar o ristante, bisognerà tener conto dell’ampiezza del locale e dividere la metratura per 4 mq. Un locale di 100 metri quadrati potrà quindi ospitare al massimo 25 persone, rigorosamente distanziate una dall’altra da almeno 2 metri, fatta salva la possibilità di stare più vicini in presenza di barriere divisorie in plexiglass. E’ quanto si apprende, in sostanza, dal “documento tecnico su ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore della ristorazione” predisposto dall’Inail. Ciò vale sia per quanto concerne gli spazi chiusi per quelli all’aperto, dove il distanziamento sociale rimane la regola principale da rispettare.
Fra le altre disposizioni impartite dall’Inail in misura di prevenzione, vi sono anche quelle che riguardano la ventilazione dei locali e il ricambio di aria naturale costante.
Assume particolare importanza, poi, l’azione di igienizzazione di tavoli e sedie da parte del gestore e dei camerieri. Ma anche i pavimenti e i banconi dovranno essere rigidamente puliti dopo ogni consumazione. I camerieri e i gestori dovranno servire muniti di mascherine e guanti che dovranno essere igienizzati periodicamente. Così come frequentemente dovranno essere pulite le toilette e le pavimentazioni.
E’ consentito togliere la mascherina solo per consumare i pasti o bevande. I clienti dovranno tenerle indossarle per tutte le altre circostanze. Al momento del conto è opportuno privilegiare i pagamenti elettronici con contactless e le casse, ove possibile, saranno protette da una barriera in plexiglass.
Ogni forma di assembramento davanti ai banconi sarà vietata, così come il gioco delle carte al tavolo o l’utilizzo di slot machines nelle zone dove si servono anche consumazioni, secondo il documento che Jamma ha potuto visionare. L’ingresso di un cliente sarà consentito solo dopo l’uscita di un altro, nel rispetto della capienza del bar.
Per i ristoranti potrebbe essere introdotta l’autocertificazione obbligatoria per indicare il grado di parentela fra clienti qualora un tavolo venga occupato da più di due persone e quindi si prefiguri l’assembramento. Previste sanzioni salate per i gestori che non rispetteranno le disposizioni con la chiusura dell’attività.
Va precisato che per ora si tratta di indiscrezioni, il documento con le linee guida non è ancora ufficialmente pubblicato.
Oltre alle norme di igiene che dovranno essere sempre raccomandate e rispettate, si parla, secondo indiscrezioni, di un limite di capienza determinato per l’osservanza del distanziamento fra i tavoli e le persone.
Non più di 1 persona ogni 4 metri quadri
Per la riapertura prevista per il 18 maggio la regola principale sarà quella dei 4 metri quadri per ogni cliente con un distanziamento minimo fra una persona e l’altra tale da non favorire la trasmissione di aerosol in assenza di mascherine. Pertanto, per sapere quante persone possono accedere all’interno di un bar o ristante, bisognerà tener conto dell’ampiezza del locale e dividere la metratura per 4 mq. Un locale di 100 metri quadrati potrà quindi ospitare al massimo 25 persone, rigorosamente distanziate una dall’altra da almeno 2 metri, fatta salva la possibilità di stare più vicini in presenza di barriere divisorie in plexiglass. E’ quanto si apprende, in sostanza, dal “documento tecnico su ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore della ristorazione” predisposto dall’Inail. Ciò vale sia per quanto concerne gli spazi chiusi per quelli all’aperto, dove il distanziamento sociale rimane la regola principale da rispettare.
Fra le altre disposizioni impartite dall’Inail in misura di prevenzione, vi sono anche quelle che riguardano la ventilazione dei locali e il ricambio di aria naturale costante.
Assume particolare importanza, poi, l’azione di igienizzazione di tavoli e sedie da parte del gestore e dei camerieri. Ma anche i pavimenti e i banconi dovranno essere rigidamente puliti dopo ogni consumazione. I camerieri e i gestori dovranno servire muniti di mascherine e guanti che dovranno essere igienizzati periodicamente. Così come frequentemente dovranno essere pulite le toilette e le pavimentazioni.
E’ consentito togliere la mascherina solo per consumare i pasti o bevande. I clienti dovranno tenerle indossarle per tutte le altre circostanze. Al momento del conto è opportuno privilegiare i pagamenti elettronici con contactless e le casse, ove possibile, saranno protette da una barriera in plexiglass.
Ogni forma di assembramento davanti ai banconi sarà vietata, così come il gioco delle carte al tavolo o l’utilizzo di slot machines nelle zone dove si servono anche consumazioni, secondo il documento che Jamma ha potuto visionare. L’ingresso di un cliente sarà consentito solo dopo l’uscita di un altro, nel rispetto della capienza del bar.
Per i ristoranti potrebbe essere introdotta l’autocertificazione obbligatoria per indicare il grado di parentela fra clienti qualora un tavolo venga occupato da più di due persone e quindi si prefiguri l’assembramento. Previste sanzioni salate per i gestori che non rispetteranno le disposizioni con la chiusura dell’attività.
Va precisato che per ora si tratta di indiscrezioni, il documento con le linee guida non è ancora ufficialmente pubblicato.