29-05-2017, 17:25
Adm prepara il nuovo contingentamento con soglia minima per i bar di 20 metri quadrati e 6 slot nelle Agenzie di scommesse.
A breve le slot machine si troveranno in molti meno locali pubblici. E in quelli in cui rimarranno saranno di meno rispetto ad ora. Ma non si tratta soltanto degli effetti del "piano di riordino" predisposto dal governo attraverso l'emendamento alla Manovra fiscale, bensì del nuovo contingentamento appena predisposto dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che si prepara ad essere adottato nelle prossime settimane. In perfetta coerenza, questo sì, con i dettami provenienti dal Mef e da Palazzo Chigi sul futuro delle slot.
Nel nuovo decreto direttoriale a firma del direttore dei Monopoli, Alessandro Aronica, vengono stabiliti i requisiti a cui dovranno rispondere i nuovi locali per introdurre al loro interno le slot, con "il numero di apparecchi installabili funzione della tipologia dei punti vendita" individuati dallo stesso documento e "dell'estensione della loro superficie, nel rispetto delle disposizioni per la tutela dei minori".
I LOCALI - Tra le tipologie dei punti vendita presso i quali è consentita la raccolta del gioco attraverso apparecchi da intrattenimento con vincita vengono indicati: Agenzie di scommesse, negozi e corner, compresi (ed espressamente citati in uno specifico comma del decreto) i punti vendita sanati negli anni precedenti; sale bingo, sale Vlt, sale giochi (autorizzate con articolo 86 del Testo unico di pubblica sicurezza), rivendite di tabacchi e ricevitorie del gioco del Lotto, bar, circoli privati (di cui all'articolo 110 comma 3 del Tulps). Via dunque le macchine da gioco da alberghi, stabilimenti balneari, edicole, e altri locali ritenuti "generalisti secondari". Fermo restando, per le tipologie di locali ritenute idonee, che non dovranno comunque essere all'interno di luoghi di cura, istituti scolastici o luoghi di culto. Per una ulteriore estensione e declinazione del divieto.
I NUOVI LIMITI - Tra le limitazioni messe nero su bianco dall'Agenzia, la "destinazione di una superficie di ingombro deve essere almeno pari a 2 metri quadrati per ciascun apparecchio". Che dovrà essere moltiplicata per due nel caso di macchine a postazione duplice, come ne esistono in commercio. In nessun caso, poi, è consentita l'installazione di apparecchi all'esterno dei locali, di qualunque tipologia. Ma soprattutto non potranno essere installate slot in punti vendita che presentino una superficie inferiore ai 20 metri quadrati. Mentre nelle agenzie di scommesse (compresi i centri “sanati” dalla Stabilità 2015 e 2016, ex Centri di trasmissione dati) viene fissato un tetto di sei apparecchi, sempre sulla base di specifici vincoli dimensionali. Limiti più blandi per le slot all'interno degli "ambienti dedicati", dove si possono installare anche le Vlt, dove il numero massimo diventa di 50 apparecchi, fermi restando i vincoli di superficie. Mentre circoli, bar e corner potranno ospitare al massimo 4 slot.
SANZIONI - Il decreto, che sostituisce la precedente disciplina stabilita nel 2011, diventerà vigente dopo un mese dalla sua effettiva pubblicazione, prevede anche delle sanzioni per i soggetti inadempienti che vanno dai 100 ai 1000 euro a macchina eccedente i limiti. Con la rimozione forzata degli apparecchi sanzionati.
A breve le slot machine si troveranno in molti meno locali pubblici. E in quelli in cui rimarranno saranno di meno rispetto ad ora. Ma non si tratta soltanto degli effetti del "piano di riordino" predisposto dal governo attraverso l'emendamento alla Manovra fiscale, bensì del nuovo contingentamento appena predisposto dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che si prepara ad essere adottato nelle prossime settimane. In perfetta coerenza, questo sì, con i dettami provenienti dal Mef e da Palazzo Chigi sul futuro delle slot.
Nel nuovo decreto direttoriale a firma del direttore dei Monopoli, Alessandro Aronica, vengono stabiliti i requisiti a cui dovranno rispondere i nuovi locali per introdurre al loro interno le slot, con "il numero di apparecchi installabili funzione della tipologia dei punti vendita" individuati dallo stesso documento e "dell'estensione della loro superficie, nel rispetto delle disposizioni per la tutela dei minori".
I LOCALI - Tra le tipologie dei punti vendita presso i quali è consentita la raccolta del gioco attraverso apparecchi da intrattenimento con vincita vengono indicati: Agenzie di scommesse, negozi e corner, compresi (ed espressamente citati in uno specifico comma del decreto) i punti vendita sanati negli anni precedenti; sale bingo, sale Vlt, sale giochi (autorizzate con articolo 86 del Testo unico di pubblica sicurezza), rivendite di tabacchi e ricevitorie del gioco del Lotto, bar, circoli privati (di cui all'articolo 110 comma 3 del Tulps). Via dunque le macchine da gioco da alberghi, stabilimenti balneari, edicole, e altri locali ritenuti "generalisti secondari". Fermo restando, per le tipologie di locali ritenute idonee, che non dovranno comunque essere all'interno di luoghi di cura, istituti scolastici o luoghi di culto. Per una ulteriore estensione e declinazione del divieto.
I NUOVI LIMITI - Tra le limitazioni messe nero su bianco dall'Agenzia, la "destinazione di una superficie di ingombro deve essere almeno pari a 2 metri quadrati per ciascun apparecchio". Che dovrà essere moltiplicata per due nel caso di macchine a postazione duplice, come ne esistono in commercio. In nessun caso, poi, è consentita l'installazione di apparecchi all'esterno dei locali, di qualunque tipologia. Ma soprattutto non potranno essere installate slot in punti vendita che presentino una superficie inferiore ai 20 metri quadrati. Mentre nelle agenzie di scommesse (compresi i centri “sanati” dalla Stabilità 2015 e 2016, ex Centri di trasmissione dati) viene fissato un tetto di sei apparecchi, sempre sulla base di specifici vincoli dimensionali. Limiti più blandi per le slot all'interno degli "ambienti dedicati", dove si possono installare anche le Vlt, dove il numero massimo diventa di 50 apparecchi, fermi restando i vincoli di superficie. Mentre circoli, bar e corner potranno ospitare al massimo 4 slot.
SANZIONI - Il decreto, che sostituisce la precedente disciplina stabilita nel 2011, diventerà vigente dopo un mese dalla sua effettiva pubblicazione, prevede anche delle sanzioni per i soggetti inadempienti che vanno dai 100 ai 1000 euro a macchina eccedente i limiti. Con la rimozione forzata degli apparecchi sanzionati.