03-05-2016, 18:00
(Gioconews.it)Il Sindacato Sts interviene sulle nuove misure contenute nella legge di Stabilità per gli apparecchi Awp evidenziando le distorsioni.
"In tema di new slot, la legge di Stabilità 2016 ha fissato l’aumento di 4,5 punti percentuali del Preu (Prelievo Erariale Unico) e contemporaneamente la diminuzione dal 74 al 70% del pay out. Gli effetti combinati di questa disposizione avrebbero dovuto annullarsi a vicenda così da non incidere sui compensi degli operatori della filiera. Ma ciò non è successo, o è successo solo in parte, in quanto il legislatore, come spesso accade quando fissa una regola, non ha soppesato gli effetti pratici che ne sarebbero conseguiti". Lo sottolinea il Sindacato Totoricevitori Sportivi, Sts, commentando le misure contenute nell'ultima manovra finanziaria e relative agli apparecchi con vincita in denaro.
"Così, in pratica, ecco cosa sta accadendo: dal 1° gennaio la quota di Preu detratta dai compensi della filiera è maggiore. Al contrario, il ritorno in vincite è in molti casi ancora quello vecchio. Perché? Semplicemente perché gli adeguamenti tecnici delle macchine al pay out inferiore richiedono tempo e denaro. E non sempre i gestori dispongono dell’uno (il tempo) e dell’altro (il denaro)", aggiunge Sts.
Insomma, "prima di sostituire concretamente ciascun apparecchio o le singole schede, i gestori devono riorganizzare le loro risorse economiche (attraverso investimenti aggiuntivi) e umane (con incaricati da inviare punto per punto per effettuare l’intervento apparecchio per apparecchio)".
Per quanto di competenza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, secondo il Sindacato "si tratta di rilasciare migliaia di nulla osta. I Monopoli hanno comunicato che stanno affrontando questa 'contingenza straordinaria' molto velocemente, ma ciò non toglie che gli esercenti cui ancora non sono state adeguate le macchine stanno subendo un decurtamento dei propri guadagni di cui mai nessuno li rifonderà.
Tutto questo accade perché è stata emanata una disposizione di legge al solo e unico scopo di far quadrare i conti dello Stato senza tenere in debita considerazione tutti i suoi possibili risvolti pratici".
"In tema di new slot, la legge di Stabilità 2016 ha fissato l’aumento di 4,5 punti percentuali del Preu (Prelievo Erariale Unico) e contemporaneamente la diminuzione dal 74 al 70% del pay out. Gli effetti combinati di questa disposizione avrebbero dovuto annullarsi a vicenda così da non incidere sui compensi degli operatori della filiera. Ma ciò non è successo, o è successo solo in parte, in quanto il legislatore, come spesso accade quando fissa una regola, non ha soppesato gli effetti pratici che ne sarebbero conseguiti". Lo sottolinea il Sindacato Totoricevitori Sportivi, Sts, commentando le misure contenute nell'ultima manovra finanziaria e relative agli apparecchi con vincita in denaro.
"Così, in pratica, ecco cosa sta accadendo: dal 1° gennaio la quota di Preu detratta dai compensi della filiera è maggiore. Al contrario, il ritorno in vincite è in molti casi ancora quello vecchio. Perché? Semplicemente perché gli adeguamenti tecnici delle macchine al pay out inferiore richiedono tempo e denaro. E non sempre i gestori dispongono dell’uno (il tempo) e dell’altro (il denaro)", aggiunge Sts.
Insomma, "prima di sostituire concretamente ciascun apparecchio o le singole schede, i gestori devono riorganizzare le loro risorse economiche (attraverso investimenti aggiuntivi) e umane (con incaricati da inviare punto per punto per effettuare l’intervento apparecchio per apparecchio)".
Per quanto di competenza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, secondo il Sindacato "si tratta di rilasciare migliaia di nulla osta. I Monopoli hanno comunicato che stanno affrontando questa 'contingenza straordinaria' molto velocemente, ma ciò non toglie che gli esercenti cui ancora non sono state adeguate le macchine stanno subendo un decurtamento dei propri guadagni di cui mai nessuno li rifonderà.
Tutto questo accade perché è stata emanata una disposizione di legge al solo e unico scopo di far quadrare i conti dello Stato senza tenere in debita considerazione tutti i suoi possibili risvolti pratici".